Si comincia con la puntasecca La Cuisine du poilu di Dunoyer De Segonzac.
Fig. 1 André Albert Dunoyer De Segonzac, La Cuisine du poilu |
Mobilitato in fanteria a partire dal 1914, impiegato come lettighiere con il grado di sergente, visse durissime esperienze al fronte, prima d'essere assegnato al reparto di camouflage (specializzato nella mimetizzazione di uomini e mezzi). Rimase in servizio per tutti i cinque anni del conflitto, documentando la sua esperienza con un imponente numero di opere grafiche (stimato in 358 lavori) di grande valore umano e artistico. Si tratta, in gran parte, di ritratti di compagni, di riprese di villaggi posti nelle immediate vicinanze del fronte, di immagini che illustrano la vita ordinaria del soldato. Lavori caratterizzati da estrema economia di segno e intensità d'ispirazione che, più che documentare specifici eventi guerreschi, intendono evocare il sentire quotidiano dei combattenti. Rarissime sono le scene di battaglia.
Fig. 2 André Albert Dunoyer De Segonzac, La Cuisine du poilu (particolare) |
Dario Malini
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