Studiò
presso la scuola d’arte di Breslavia dal 1906 al 1908 e successivamente presso
l’Accademia di Dresda. Nel 1913 si trasferì a Berlino dove divenne membro della
Secessione. Fin dal 1914, ha realizzato opere di denuncia aspra ed esasperata.
Jäckel fu reclutato come cartografo di trincee e successivamente come fotografo
specializzato in riprese aeree. Dall’inizio del conflitto l’artista non smise
mai di raffigurare le atrocità che ebbe modo di osservare, esprimendo la sua rabbia e la sua indignazione in una serie di dieci litografie dal
titolo Memento, bandite alla loro
prima apparizione pubblica nel 1915 (Cfr.: R. Cork, A bitter truth: Avant-Garde
Art and the Great War, New Haven-London 1994, p. 105).
Nel 1919
fu nominato membro dell’Accademia d’Arte prussiana e nel 1925 assunse la docenza
presso la Scuola d’Arte. Licenziato dopo la salita al potere del nazismo, venne
reintegrato nell’incarico in seguito alle proteste dei suoi studenti. Nel 1937
le sue opere furono esposte nella mostra di arte degenerata. Il suo studio
venne distrutto dai bombardamenti nel 1943 (Peter Jäckel, Neue
deutsche biographie, vol. 10, Berlino 1974, pp. 263-264).
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