Fig 1 Anonimo, Montfort l'Amaury, 1918 |
L'autore (o, più probabilmente, l'autrice) ha segnato diligentemente su molti dei suoi lavori la data d'esecuzione, aggiungendo inoltre, in apertura e nelle ultime pagine dell'album, come vedremo, due brevi e sferzanti incisi che immettono di schianto queste opere apparentemente serene (paesaggi e riprese della cittadina) nel flusso furioso della storia.
Fig. 2 Anonimo, Una strada di Montfort l'Amaury, 28 maggio 1918 |
Fig. 2a Scritta riportata nell'opera di fig. 2 |
Invece, nell'angolo in alto a destra dell'immagine (fig. 2a), è stata posta una scritta sorprendente (che traduciamo dal francese):
Montfort l'Amaury
28 maggio 1918
il cannone tuona
«Le canon tonne»: cosa stava accadendo?
A partire dall'ultima decade di marzo 1918 l'esercito tedesco aveva avviato una serie di imponenti assalti che rappresentarono l’ultimo grande sforzo offensivo tedesco della Grande Guerra, la cosiddetta Offensiva di primavera (21 marzo - 6 agosto 1918). Secondo i piani non del tutto peregrini del generale Erich Ludendorff, tutto ciò doveva portare alla definitiva vittoria delle forze germaniche sul fronte occidentale. Il 27 maggio, giorno che precede significativamente l'inizio del nostro album, cominciò la III battaglia dell'Aisne, una di queste offensive di primavera, avente per obiettivo (anticipando l'arrivo in Francia delle forze statunitensi) la conquista dello Chemin des Dames. Di seguito diamo qualche ragguaglio sui fatti salienti della battaglia.
A partire dall'ultima decade di marzo 1918 l'esercito tedesco aveva avviato una serie di imponenti assalti che rappresentarono l’ultimo grande sforzo offensivo tedesco della Grande Guerra, la cosiddetta Offensiva di primavera (21 marzo - 6 agosto 1918). Secondo i piani non del tutto peregrini del generale Erich Ludendorff, tutto ciò doveva portare alla definitiva vittoria delle forze germaniche sul fronte occidentale. Il 27 maggio, giorno che precede significativamente l'inizio del nostro album, cominciò la III battaglia dell'Aisne, una di queste offensive di primavera, avente per obiettivo (anticipando l'arrivo in Francia delle forze statunitensi) la conquista dello Chemin des Dames. Di seguito diamo qualche ragguaglio sui fatti salienti della battaglia.
Lo scontro cominciò, come detto, il mattino del 27 maggio, quando i cannoni tedeschi iniziarono a bombardare le linee alleate su un fronte molto ampio. Prima dell'attacco della fanteria vennero lanciati proiettili a gas. Le forze alleate furono prese di sorpresa, cosicché, in quella prima giornata, si verificò uno sfondamento tedesco di oltre 15 chilometri . Nei giorni seguenti l'avanzata tedesca proseguì e, il 30 maggio, l'esercito tedesco pareva avere la vittoria a portata di mano.
Tuttavia, dopo essere giunte a soli 56 chilometri da Parigi , il 3 giugno, le truppe tedesche vennero rallentate da numerosi problemi logistici (carenza di rifornimenti e mancanza di truppe fresche che rimpiazzassero i sodati sfiniti e i caduti).
Infine, il 6 giugno, l'azione tedesca ebbe fine bloccandosi sulla Marna.
Può essere interessante a questo punto ascoltare il resoconto della medesima battaglia vista dall'altra parte, nelle parole di Otto, soldato tedesco di religione ebraica (ecco il link al brano: Taccuino di un nemico: resoconto tedesco della III battaglia dell'Aisne).
Fig. 3 Anonimo, Strada di Montfort l'Amaury, giugno 1918 |
Fig. 4 Anonimo, Strada di Montfort l'Amaury, 6 giugno 1918 |
Può essere interessante a questo punto ascoltare il resoconto della medesima battaglia vista dall'altra parte, nelle parole di Otto, soldato tedesco di religione ebraica (ecco il link al brano: Taccuino di un nemico: resoconto tedesco della III battaglia dell'Aisne).
Fig. 5 Anonimo, La chiesa Saint-Pierre di Montfort l'Amaury, 7 - 8 - 9 luglio 1918 |
Fig. 6 Anonimo, Scorcio della chiesa Saint-Pierre
di Montfort l'Amaury, luglio 1918 |
Fig. 7 Anonimo, La chiesa Saint-Pierre di Montfort l'Amaury, 8 agosto 1918 |
Fig. 7a Scritta riportata nell'opera di fig. 6 |
Montfort l'Amaury
8 agosto 1918
giorno della vittoria
La scritta può sorprendere: era allora appena terminata la II battaglia della Marna che, pur avendo rappresentato un'importante vittoria militare francese, non può essere considerata in sé un evento strategicamente decisivo. L'esercito tedesco, però, si stava ritirando e Parigi una volta ancora era salva. La guerra sarebbe in breve terminata con la vittoria. Dunque quell'8 agosto poteva in qualche modo essere davvero vissuto come il giorno della vittoria.Fig. 8 Anonimo, La chiesa Saint-Pierre di Montfort l'Amaury, agosto 1918 |
Dario Malini
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