Celebriamo la ricorrenza della festa della donna , ricordando una donna coraggiosa: Virgilia D'Andrea. Una poetessa dell’anarchia che, in tempi difficili, seppe far risuonare la sua voce contro i molti orrori della Grande Guerra, pagandone poi tutte le conseguenze del caso: l’esilio, il carcere, l’impossibilità di vivere una vita normale. Antimilitarista alla vigilia del conflitto, dedicò alla guerra la raccolta poetica Tormento, pubblicata nel 1922. Da questo libro vi presentiamo alcuni versi della potente lirica Decimazione, che ben ci mostra la tempra di questa straordinaria figura femminile.
DECIMAZIONE
...Rimane al Comandante il diritto ed
il dovere di estrarre a sorte tra gli
indiziati alcuni militari e punirli
con la pena di morte.
Il Tenente Generale F.to Caputo.
Così, dunque, così, li martoriaste,
i dolci e sac ri figli...
Come carne da preda li avvinghiaste
con lunghi, neri e avvelenati artigli,
e li gettaste, a frotte, infami, a sorte,
senza un'ombra di schianto,
nel gorgo dello strazio e della morte...
Incatenati e con il core infranto!
Così, dunque, così, di sangue rosso,
imbeveste la terra...
E il mondo non ha urlato e non si è scosso,
e lo strazio dei morti non vi afferra.
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