Figlio del pittore Pierre-Alexandre, trascorre l’infanzia a Digione e riceve lezioni dal padre che dirige la Scuola di Belle Arti cittadina dal 1873 al 1879. Mostrando una vocazione militare, entra nell’Accademia militare di Saint-Cyr e poi partecipa come luogotenente alla guerra franco-prussiana del 1870, nella quale viene ferito e decorato al valore.
Successivamente si installa a Parigi e dipinge in particolare scene di vita militare esponendo al Salon, dove riceve riconoscimenti. Si dedica all’illustrazione con una intensa produzione di disegni destinati alla pubblicazione sia in riviste sia in testi letterari.
Nel periodo bellico realizza numerosi soggetti (disegni, incisioni e litografie) di denuncia delle crudeltà dei tedeschi nei confronti dei civili che si trovano nei territori da loro occupati. Nel 1917 edita in un volume dal titolo Les crimes allemands dieci incisioni all’acquaforte, nelle quali ogni opera è preceduta da un verso: Si vis pacem.
Pubblica anche una serie di dieci litografie (Les horreur de la guerre), realizzate nel 1915 ispirandosi alle inchieste ufficiali condotte da Pierre Nothomb e Joseph Bédier. Testimonianze terribili di atrocità, queste rappresentazioni destano nello spettatore indignazione e scandalo: per questo la loro esposizione è stata vietata dalla polizia.
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