Nipote del celebre letterato Victor Hugo.
Pittore, amatore d'arte, collezionista e disegnatore, esegue dipinti ad olio, acquerelli, seppie.
Ha pubblicato due scritti: Souvenirs d’un matelot (1896) e Mon grand-père (1902). Il primo nasce dall'esperienza di tre anni in marina e viene parzialmente edito nella rivista «Nouvelle revue» di cui è vice direttore.
Del periodo della guerra abbiamo reperito alcuni disegni a penna acquerellati, di notevole qualità artistica, che denotano una particolare attenzione alla realtà quotidiana dei militi e al senso di fugacità della vita che l’esperienza di guerra evidenzia con forte intensità.
Clemént Janin in Les estampes de la guerre («Gazette des Beaux Art» 1917) menziona la pubblicazione di un album de 60 schizzi e disegni sulla guerra, nel quale vengo proposti i migliori lavori che l’artista avrebbe esposto nel 197 al Pavillon Marsan. Il critico vi riconosce «grandi qualità di atmosfera, di colore, di precisione ‘oraria’ alla Van de Velde, di poesia».
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