Nel 1909, all’età di 22, anni si trasferisce a Parigi, dove è allievo di Maxime Maufra. Frequenta in seguito l’Académie Julian, avvicinandosi alla poetica dell’Impressionismo. Dal 1911 comincia a esporre regolarmente al Salon d’Auton di cui diviene membro societario. Partecipa a diverse mostre al Salon des Indépendants e alle Tuileries.
Mobilitato il 1 agosto del 1914, subisce gravi ferite che lo costringono a diversi mesi in ospedale. Divenuto inabile a operare nella sua unità, prende il comando di una sezione sanitaria mobile. Da questo momento non abbandona mai il suo taccuino di schizzi nei quali rievoca, anche con accenti umoristici, la vita al fronte: le preoccupazioni quotidiane del soldato, le lunghe file di uomini su strade desolate, i convogli in marcia, gli alberi, i campi di battaglia. I numerosi disegni acquerellati che ha fermato sulla carta e le acqueforti (alcune raffigurante azioni in prima linea) hanno l’immediatezza di una istantanea e recano i segni dell’emozione vissuta. Sulla sua opera di guerra è stato edito un catalogo (André Fraye: œuvre de guerre 1914-1918, Paris 1979) in occasione di una mastra all’Hôtel National des Invalides.
Nel 1921 viene insignito del Prix Blumenthal per la pittura. Negli anni successivi espone alle Tuileries e poi all’estero (Londra, Boston, Tokyo, Stoccolma, Anversa, Bruxelles, Wiesbaden, Barcellona, New York), oltre che nelle principali gallerie parigine. Illustra anche testi letterari.
Muore nel 1963.
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